Napoli: Polizia Locale scopre maxi truffa alle assicurazioni
I NUMERI: 2.800 pratiche di cui 2000 già in avanzato stato di lavorazione, 100 euro a testimonianza, 49 misure cautelari di cui 19 arresti domiciliari, 7 in carcere e numerosi obblighi di dimore ,18 avvocati coinvolti, milioni di euro in risarcimento su conti maltesi.
La maxitruffa alle assicurazioni con finti incidenti stradali è stata scoperta a Napoli dalle indagini effettuate dalla Polizia Locale, condotte dai Pubblici Ministeri Alessandra Converso, Stefano Capuano e Salvatore Prisco, con il coordinamento dell’aggiunto Rosa Volpe. I reati contestati sono l’associazione a delinquere, truffa, falsa testimonianza e riciclaggio.
La truffa era tanto semplice quanto redditizia: Il titolare di una società di pratiche auto ritenuto capo e promotore dell’associazione a delinquere, attraverso conoscenti e amici “comprava le targhe” dei veicoli vittime degli incidenti finti in cambio di piccole somme di denaro quindi imbastiva, con il lavoro degli avvocati, una causa davanti al Giudice di Pace per il risarcimento del danno. Negli incidenti fittizi non vi erano lesioni ne quindi pedoni ma solo danni ai veicoli così, sebbene gli importi restassero contenuti, creavano meno sospetti ed erano oltre che più veloci anche più sicuri in virtù della volontà da parte delle assicurazioni di mantenere gli accordi in stragiudiziale e contenere le spese in favore dei benefici. Il danno veniva così liquidato tramite assegno al proprietario del veicolo che aveva fatto usare la sua targa per il falso sinistro ed egli, avendo già ricevuto il corrispettivo al momento dell’accordo, doveva cambiare il titolo e consegnare il denaro che veniva accreditato su banche maltesi: qualche problema nasceva quando il proprietario del veicolo non consegnava il denaro come da accordi ma, con le buone o con le cattive, chi aveva preso gli accordi iniziali convinceva a consegnare il denaro.
Naturalmente le indagini continuano anche in virtù dei nomi di spicco della malavita napoletana che vi prendeva parte ma anche per appurare se ci sono coinvolti altre persone e/o organismi.
Un plauso va alla Polizia Locale di Napoli per la tenacia impiegata nelle indagini.