Direttiva relativa all’installazione dei dispositivi di illuminazione e di segnalazione luminosa dei veicoli a motore e dei loro rimorchi
Direttiva (91/663/CEE) della Commissione del 10 dicembre 1991 che adegua il progresso tecnico della direttiva 76/756/CEE del Consiglio relativa all’installazione dei dispositivi di illuminazione e di segnalazione luminosa dei veicoli a motore e dei loro rimorchi
Articolo 3 Allegato 1
3. DISPOSIZIONI GENERALI
3.1. Salve restando le disposizioni del presente allegato, è ammessa unicamente l’installazione dei dispositivi di illuminazione e di segnalazione luminosa definiti ai punti da 1.7.8 a 1.7.22. Di conseguenza, l’installazione di qualsiasi altro dispositivo di illuminazione e di segnalazione luminosa è vietata.
3.2. I dispositivi di illuminazione e di segnalazione luminosa devono essere montati in modo che, nelle normali condizioni d’impiego definite ai punti 1.25, 1.25.1 e 1.25.2, e malgrado le vibrazioni cui possono essere sottoposti in tali condizioni, conservino le caratteristiche imposte dal presente allegato e che il veicolo possa soddisfare le prescrizioni dell’allegato stesso. In particolare, occorre evitare che l’orientamento delle luci risulti modificato in maniera non intenzionale.
3.3. Le luci di illuminazione descritte nei punti 1.7.8, 1.7.9 e 1.7.10 debbono essere montate in modo da rendere facilmente realizzabile una regolazione corretta dell’orientamento.
3.4. Per tutti i dispositivi di segnalazione luminosa, anche per quelli posti sulle pareti laterali, l’asse di riferimento della luce del veicolo deve essere parallelo al piano di appoggio del veicolo sulla strada; inoltre, questo asse deve essere perpendicolare al piano longitudinale mediano del veicolo nel caso dei catadiottri laterali e delle luci di posizione laterali e parallelo a questo piano per tutti gli altri dispositivi di segnalazione. In ogni direzione sarà ammessa una tolleranza di ± 3. Inoltre, se il costruttore ha previsto disposizioni particolari per l’installazione, esse vanno rispettate.
3.5. L’altezza e l’orientamento delle luci vanno verificati, salvo prescrizioni particolari, quando il veicolo è a vuoto e si trova su una superficie piana e orizzontale nelle condizioni definite ai punti 1.25, 1.25.1 e 1.25.2.
3.6. Salvo prescrizioni particolari, le luci di una stessa coppia debbono:
3.6.1. essere montate simmetricamente rispetto al piano longitudinale mediano (simmetria da valutare sulla base della forma geometrica esterna del dispositivo e non del bordo della superficie illuminante definita ai punti 1.9.1, 1.9.2 e 1.9.3);
3.6.2. essere simmetriche l’una rispetto all’altra in rapporto al piano longitudinale mediano; questa prescrizione non si applica alla struttura interna del dispositivo;
3.6.3. soddisfare alle stesse prescrizioni colorimetriche;
3.6.4. avere caratteristiche fotometriche sostanzialmente identiche.
3.7. Sui veicoli la cui forma esterna è asimmetrica, queste condizioni debbono essere rispettate nella misura del possibile.
3.8. Luci aventi funzioni diverse possono essere indipendenti o raggruppate, combinate o incorporate in uno stesso dispositivo, a condizione che ciascuna di queste luci risponda alle prescrizioni che le sono applicabili.
3.9. L’altezza massima al di sopra del suolo è misurata a partire dal punto più elevato e l’altezza minima a partire dal punto più basso della superficie illuminante.
Nel caso di proiettori anabbaglianti, l’altezza minima dal suolo è determinata a partire dal bordo più basso del riflettore.
3.9.1. La posizione per quanto riguarda la larghezza viene determinata a partire dal bordo della superficie illuminante più lontano dal piano longitudinale mediano del veicolo, se si fa riferimento alla larghezza fuori tutto, e a partire dai bordi interni della superficie illuminante, se si fa riferimento alla distanza fra i dispositivi.
3.10. Salvo prescrizioni particolari, nessuna luce deve essere lampeggiante, tranne gli indicatori di direzione e la segnalazione d’emergenza.
3.11. Nessuna luce rossa che possa causare confusione e che provenga da un dispositivo di cui al punto 1.7 deve essere emessa verso l’avanti e nessuna luce bianca che possa causare confusione e che provenga da un dispositivo di cui al punto 1.7 deve essere emessa verso il retro tranne il proiettore di retromarcia. A tal fine non si deve tener conto dei dispositivi di illuminazione interna del veicolo.
In caso di dubbio, questa prescrizione deve essere verificata come segue:
3.11.1. per la visibilità di luce rossa verso l’avanti: nessuna superficie di uscita della luce di una luce rossa deve essere direttamente visibile ad un osservatore che si sposti nella zona 1 di un piano trasversale posto 25 m davanti al veicolo;
3.11.2. per la visibilità di luce bianca verso il retro: nessuna superficie di uscita della luce di una luce bianca deve essere direttamente visibile ad un osservatore che si sposti nella zona 2 di un piano trasversale posto 25 m dietro il veicolo.
3.11.3. Nei rispettivi piani le zone 1 e 2 esplorate dall’osservatore sono limitate:
3.11.3.1. in altezza, da due piani orizzontali rispettivamente a 1 m e a 2,20 m dal suolo, 3.11.3.2. in larghezza, da due piani verticali che formano rispettivamente verso l’avanti e verso il retro un angolo di 15° verso l’esterno in rapporto al piano mediano del veicolo e che passano nel o nei punti di contatto dei piani verticali paralleli al piano longitudinale mediano e che delimitano la larghezza fuori tutto del veicolo. Se ci sono più punti di contatto, il più avanzato corrisponde al piano anteriore, il più arretrato corrisponde al piano posteriore.
3.12. I collegamenti elettrici devono essere tali che le luci di posizione anteriori, le luci di posizione posteriori, le eventuali luci di ingombro, le eventuali luci di posizione laterali ed il dispositivo di illuminazione della targa d’immatricolazione posteriore possano essere accessi e spenti soltanto simultaneamente.
Questa condizione non si applica quando le luci di posizione anteriori e posteriori, così come le luci di posizione laterali combinate o mutuamente incorporate con dette luci, funzionano come luci di stazionamento.
3.13. I collegamenti elettrici devono essere tali che i proiettori abbaglianti, i proiettori anabbaglianti e i proiettori fendinebbia anteriori possano accendersi soltanto quando funzionano anche le luci indicate al punto 3.12. Tuttavia questa condizione non si applica ai proiettori abbaglianti o ai proiettori anabbaglianti quando i segnali luminosi consistono nell’accensione intermittente a brevi intervalli dei proiettori anabbaglianti o nell’accensione intermittente a brevi intervalli dei proiettori abbaglianti o nell’accensione alternata a brevi intervalli dei proiettori anabbaglianti e abbaglianti.
3.14. I colori della luce emessa dai dispositivi di illuminazione e di segnalazione luminosa sono:
– proiettore abbagliante: bianco,
– proiettore anabbagliante: bianco,
– proiettore fendinebbia anteriore: bianco o giallo,
– proiettore per la retromarcia: bianco,
– indicatore di direzione: giallo ambra,
– segnale di pericolo: giallo ambra,
– luce di arresto: rosso,
– dispositivo di illuminazione della targa d’immatricolazione posteriore:
bianco,
– luce di posizione anteriore: bianco,
– luce di posizione posteriore: rosso,
– luce posteriore per nebbia: rosso,
– luce di stazionamento: bianco davanti, rosso dietro, giallo ambra se incorporato negli indicatori di direzione laterali o nelle luci di posizione laterali,
– luce di posizione laterale: giallo ambra; tuttavia, se la luce di posizione laterale più arretrata è raggruppata o combinata o mutuamente incorporata con la luce di posizione posteriore, la luce di ingombro posteriore per nebbia, la luce di arresto oppure è raggruppata o una parte della sua superficie di uscita della luce è in comune con il catadiottro posteriore, il colore può essere rosso,
– luce d’ingombro: bianco davanti, rosso dietro,
– catadiottro posteriore, non triangolare: rosso,
– catadiottro posteriore, triangolare: rosso,
– catadiottro anteriore, non triangolare: identico al colore della luce incidente,
– catadiottro laterale, non triangolare: giallo ambra; tuttavia, se il catadiottro laterale più arretrato è raggruppato o se una parte della sua superficie di uscita della luce è in comune con la luce di posizione posteriore, la luce di ingombro posteriore, la luce posteriore per nebbia, la luce di arresto oppure la luce di posizione laterale più arretra, il colore può essere rosso.
3.15. La funzione delle spie d’innesto può essere svolta da spie di funzionamento.
3.16. Luci occultabili 3.16.1. É proibito l’occultamento delle luci; sono eccettuati soltanto i proiettori abbaglianti, anabbaglianti e fendinebbia che possono essere occultati quando non sono in funzione.
3.16.2. In caso di guasto riguardante il funzionamento del dispositivo (i) di occultamento, la luce deve rimanere nella posizione di impiego, se si trova già in tale posizione, o deve poter essere portata nella posizione d’impiego senza dover far uso di attrezzi.
3.16.3. Deve essere possibile mettere le luci in posizione di impiego e accenderle per mezzo di un solo comando, ciò che non esclude la possibilità di metterle in posizione d’impiego senza accenderle.
Tuttavia, nel caso di proiettori abbaglianti e anabbaglianti raggruppati, il comando di cui sopra è richiesto solo per la messa in funzione dei proiettori anabbaglianti.
3.16.4. Dal posto del conducente, non deve essere possibile arrestare intenzionalmente il movimento delle luci accese prima di raggiungere la posizione d’impiego. Quando si rischia d’abbagliare altri utenti della strada con il movimento delle luci, queste ultime devono potersi accendere soltanto dopo aver raggiunto la posizione d’impiego.
3.16.5. Una luce deve poter raggiungere, a temperature comprese fra – 30° C e + 50° C, la posizione d’impiego nei tre secondi successivi alla manovra iniziale del comando.
3.17. Numero di dispositivi di illuminazione Il numero dei dispositivi di illuminazione montati su un veicolo deve essere uguale al numero od ai numeri indicati al comma 2 di ciascuno dei punti da 4.1 a 4.18.
3.18. Fatto salvo quanto prescritto ai punti 3.19, 3.20 e 3.22, le luci possono essere installate su parti mobili.
3.19. Le luci di posizione posteriori, gli indicatori di direzione posteriori e i catadiottri posteriori triangolari o non triangolari, non devono essere installati su parti mobili. Qualora le suddette funzioni siano ottenute mediante un insieme di due luci di tipo «D» (vedi punto 1.16), so1tanto una di queste luci deve essere installata su una parte non mobile del veicolo.
3.20. Nessuna parte mobile, munita o meno di un dispositivo di segnalazione, può occultare, in una qualsiasi posizione fissa, più del 50% della superficie apparente di una luce di posizione anteriore o posteriore, di un indicatore di direzione anteriore o posteriore o di un catadiottro, osservato in una direzione parallela all’asse longitudinale mediano del veicolo.
Se ciò non è possibile:
3.20.1. un’annotazione nel certificato di omologazione (punto 16 dell’allegato II) deve informare le altre amministrazioni che più del 50% della superficie apparente può essere occultata dalle parti mobili; 3.20.2. nel caso in cui si applichi il punto 3.20.1, un’indicazione sul veicolo deve informare l’utente che quando le parti mobili si trovano in una determinata posizione, gli altri utenti della strada devono essere preavvertiti della presenza del veicolo sulla strada, ad esempio per mezzo di un triangolo di presegnalazione o di altri dispositivi conformi alle norme nazionali di circolazione stradale.
3.21. Quando le parti mobili si trovano in una posizione diversa dalla «posizione normale» definita al punto 1.24, i dispositivi installati su di esse non devono causare inutile disturbo agli utenti della strada.
3.22. Quando una luce è installata su di una parte mobile e la parte mobile si trova nella (e) posizione (i) normale (i) d’impiego (vedi punto 1.24), la luce deve sempre ritornare nella (e) posizione (i) specificata (e) dal costruttore in conformità con il presente allegato. Nel caso dei proiettori anabbaglianti e dei proiettori fendinebbia anteriori, questa prescrizione si considera soddisfatta se, muovendo le parti mobili e riportandole nella posizione normale per 10 volte, nessun valore dell’angolo di inclinazione di queste luci, in relazione al loro supporto, misurato dopo ogni azionamento della parte mobile, differisce di più dello 0,15% dalla media dei dieci valori misurati.
3.23. Le luci possono essere raggruppate, combinate o incorporate mutuamente l’una con l’altra a condizione che tutte le prescrizioni relative a colore, posizione, orientamento, visibilità geometrica, collegamenti elettrici funzionali, nonché eventuali «altre prescrizioni» relative a ciascuna luce, siano rispettate.
3.24. Con l’eccezione dei catadiottri, una luce, anche se dotata di marchio di omologazione, è considerata «non presente» quando non può essere resa funzionante con la sola installazione della lampada.