Rotatorie con l’esperto: l’entrata e l’uscita

Dopo l’opinione del nostro lettore sulle rotatorie

Rotatorie a più corsie – conflitti in uscita –

abbiamo dato la parola al dott. Simoncini, al quale era indirizzato l’articolo inviatoci. Vediamo l’uso delle rotatorie praticamente e senza incorrere in sinistri stradali.


Rispondo volentieri al lettore che mi ha chiamato in causa cercando di essere più che altro pratico. Preciso alcune mie, magari solo mie, convinzioni. Sono contrario ai due accessi e alle due uscite in rotatorie perché creano grossi problemi, anche incidenti, e non risolvono nulla, anzi. Visto che dobbiamo percorrere la rotatoria in accodamento (quando mai?) tanto vale restringere la carreggiata in approssimazione alla rotatoria, quindi accodarsi, rimanere in accodamento e poi uscire all’accesso desiderato e dopo, solo dopo, permettere, se possibile, il sorpasso. Ma i doppi accessi/uscita e le corsie ci sono per cui occorre adeguarsi cercando di salvaguardarsi considerato anche che non basta rispettare le regole se altri non le rispettano. C’è anche da considerare che si viaggia e si guida …per abitudine, sempre di fretta, con la mente ad altri pensieri e non sempre e non tutti, conoscendo le regole o quanto meno non rispettandole. Io, faccio una pausa, sono un “appassionato” della guida sulla corsia di destra, là dove sulle autostrade ci sono tre o quattro corsie, e tutte le volte, nei giorni festivi specialmente, la percorro solo io e…pochi, ma davvero pochi, altri. Così come un’altra mia fisima è l’uso delle cinture di sicurezza per me e per i miei passeggeri. Servono per la nostra sicurezza e non sarebbe necessaria neppure una legge ma, per quanto ci sia, specie in città, ……
Torniamo alle rotatorie.
L’ACCESSO
Io entro in rotatoria sempre dall’accesso di destra (ed ho la precedenza rispetto a chi si posiziona alla mia sinistra), senza azionare la freccia direzionale (fra l’altro molto opzional ovunque) perché non ho scelta e chi mi segue o mi affianca, lo sa, nel senso che sto solo eseguendo una curva.
L’USCITA
Se esco alla prima uscita rimango sulla parte eterna dell’anello e aziono la freccia direzionale destra ed esco, alla prima uscita, nella corsia destra nel caso le corsie siano due. Ovviamente il conducente che mi segue, seguirà la mia traettoria mentre quello che mi affianca non deve uscire dove esco io ma ad una uscita successiva. Comunque chi mi affianca non vede la mia freccia direzionale ma sa (lo saprà?) che io lascerò la rotatoria e quindi potrà lasciarla anche lui con la corsia di sinistra ma se alla guida del veicolo invece di esserci io c’è un altro conducente che vuole lasciare la rotatoria ad una uscita successiva l’incidente sarà inevitabile e credo che ci sarà una responsabilità di entrambi. Se invece so entrando in rotatoria (non sempre però si sa) che esco dopo la prima uscita, aziono la freccia direzionale sinistra e mi porto nella parte interna dell’anello, per poi rientrare, dopo aver azionato la freccia direzionale destra, dopo l’ultima uscita che non mi riguarda e quindi prima dell’uscita che mi interessa dando ovviamente la precedenza a chi è alla mia destra che però non ci dovrebbe essere perché il veicolo che viaggiava sull’esterno dell’anello doveva prendere l’uscita precedente ma la prudenza non è mai troppa e quindi meglio essere sicuri di quello che fa il suo conducente.
Insomma ….. io credo che regolandosi così, sperando di essermi spiegato sufficientemente, e tenendo sempre presente eventuali comportamenti più o meno rigorosi degli altri conducenti, non si dovrebbe incorrere in incidenti.
Auguri
14 marzo 2018
Dr. Franco Simoncini

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