Possiedo un ciclomotore con targa a nome di mio padre, abito a Civitavecchia e mi è stato contestato s.p.v. per art. 17 comma 133 il giorno 19.07.2003 a Roma da un ausiliario per il traffico. Come devo comportarmi visto che il 19.07.2003 il mio motorino era a Civitavecchia dove risiedo? Marco C. 

Se tu sei ben certo che il ciclomotore in argomento non sia mai transitato sul territorio di Roma, e solamente tu puoi saperlo, in qualità di destinatario di un verbale di accertamento di infrazione alle norme del Codice della Strada, poiché non intendi prestarvi acquiescenza, puoi proporre, a tua scelta, ricorso amministrativo al Prefetto o ricorso giurisdizionale al Giudice di Pace, ambedue del luogo della presunta violazione (entro sessanta giorni dalla contestazione o notifica del verbale) presentando i documenti ritenuti più idonei e potendo richiedere anche l’audizione personale. Qualora venga proposto il ricorso amministrativo al prefetto, cioè la prima possibilità, e lo stesso ricorso venga definito con l’emissione di una ordinanza-ingiunzione di pagamento, potrai sempre proporre il ricorso giurisdizionale, la seconda possibilità, contro detta ordinanza-ingiunzione. Comunque, ti facciamo osservare che l’art. da te citato, il 17 del C.d.S. ha solamente quattro commi e tratta delle fasce di rispetto fuori dei centri abitati, quindi non si vede il nesso.

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