Effettivamente tre secondi sono pochi, dato che deve essere
lasciato il tempo necessario per un pedone che abbia
iniziato l'attaversamento per sgomberare la strada senza
pericolo. Detto questo, il giudice dovrà valutare se i
tempi del giallo erano tali da escludere la responsabilità
nella violazione amministrativa. Inutile che le dica che ci
si deve fermare con il rosso, ma anche con il giallo, a meno
che non ci si trovi talmente a ridosso del semaforo da non
poter arrestarsi senza creare pericolo. Il giallo serve
quindi come tempo per sgomberare l'area di intersezione se
la si è impegnata perchè, pur esseno giallo il semaforo non
si è potuto arrestar eil veicolo in condizione di sicurezza.
Quindi, approssimandosi a una intersezione, anche se
semaforizzata, si deve ridurre la velocità, essendo
prevedibile che scatti il giallo e se comunque scatta quando
siamo ormai sotto il semaforo, si deve sgomberare l'area
celermente. Questo per dire che se ci troviamo
legittimamente nell'area di intersezione quando è scattato
il giallo, in 2 secondi si percorrono circa 26 metri a 50
km/h e quindi dovrebbero essere sufficienti per sgomberare
una intersezione di grandi dimensioni senza che sia scattato
il rosso. Quindi, sicuramente non posso anticipare il
risultato del ricorso per la scarsità degli elementi e anche
perchè non sarebbe comunque mia abitudine azzardare ipotesi
in questo senso. Le allego quanto ho già pubblicato su
questo sito in materia di tempi per il giallo.Per quanto
riguarda i tempi dell’impianto della segnaletica luminosa,
il regolamento tratta dei tempi semaforici esclusivamente
all’articolo 162 riguardo alle lanterne semaforiche pedonali
destinate alla regolazione degli attraversamenti pedonali
semaforizzati, dove prevede che il tempo di sgombero sia
determinato da un tempo di giallo sufficiente ai pedoni per
completare l’attraversamento, prima che abbia luogo
l’accensione della luce verde della corrente veicolare in
conflitto con la loro; direi che questa è la norma
principale che tutela l’utenza debole, intendendosi non
tanto il pedone in buone condizioni fisiche, quanto
l’anziano, l’invalido o il bambino; la velocità di un pedone
in buona salute è di circa 1 m/s (3,6 km/h).
Esistono poi delle formule attraverso le quali calcolare il tempo di giallo per i veicoli; queste formule portano a risultati abbastanza omogenei seppur inserendo delle variabili diverse, costituite dalla velocità media di approssimazione all’intersezione e alla larghezza della stessa. I valori che ho rilevato risolvendo questa formula, per velocità che variano da 30 km/h e 50 km/h a fronte di una intersezione larga 10 metri, variano da 5 ai 6 secondi (arrotondati per eccesso). La formula è la seguente G=[V/(2a)]+[(L+l)/]+T dove “G” è il tempo di giallo; “V” è la velocità dei veicoli nell’approssimarsi all’intersezione, espressa in m/s e quindi in km/3600 ; “a” è la decelerazione media in frenata progressiva ritenuta come costante in 2 m/s quadrato; “L” è la larghezza dell’intersezione da percorrere e quindi è la seconda variabile ; “l” è la lunghezza media dei veicoli ritenuta come costante in 5 metri; “T” è il tempo di reazione, anche questo ritenuto costante nella misura di 1 secondo. Quindi, all’aumentare della velocità dei veicoli e/o all’aumentare della larghezza dell’intersezione, aumentano (rectius – dovrebbero aumentare) i tempi della luce gialla che serve a preavvertire il conducente che sopraggiunge dell’imminente scattare della luce rossa e allo stesso tempo di sgomberare l’intersezione qualora l’abbia impegnata nei tempi consentiti. Concludendo, sicuramente 2-3 secondi sono troppo pochi, non tanto per i veicoli, quanto per i pedoni.
Giuseppe Carmagnini |