Buongiorno, è arrivato un accertamento di violazione causa " in relazione al D.P.R. 495/92 art. 384/1 lett. b - transito su incrocio con semaforo indicante la luce rossa" e lett: e - art. 201 c.1 bis lett. b e 1 ter D.lgs. 285/92 modificato dalla L. 214/03. " ha violato l'art. 146/3 poiché proseguiva  la marcia nonostante il semaforo vietasse il passaggio. violazione accertata con  velomatic 512, matr. 1173, omol. dal Ministero LL.PP. n. 3117 del 14.01.94. denom. tfr, già approvato con D.M. n. 2961 del 27/11/89 di proprietà dell'amministrazione comunale. Lo strumento gestito dal comando di polizia locale, è stato installato su postazione mobile nel luogo indicato, la documentazione fotografica è a disposizione". 1 - l'autovelox non ci ha sanzionato per la velocità (evidentemente andavamo adagio) ma per il semaforo rosso; 2 - abbiamo prontamente richiesto le foto a mezzo  posta, data la lontananza ma, a distanza di 20 gg, non sono ancora arrivate. Domande: è regolare il sanzionamento a mezzo velomatic? E se le foto non dovessero arrivare nei 60 gg? Renata.

Poiché il normale funzionamento del Velomatic 512 è legato agli impulsi trasmessi dalle cellule ad infrarossi che si attivano al passaggio di un veicolo, oltre i limiti di velocità preimpostati sulla stessa apparecchiatura, si può pensare che, nel caso da te descritto, gli agenti accertatori abbiano effettuato l’accertamento di violazione all’art. 146 D.Lgs. 285/92 servendosi della macchina fotografica funzionante in modo manuale. Tale prova fotografica è un di più di quello che prevede la normativa, infatti, per l’accertamento è sufficiente ciò che constata visivamente l’agente operante e, comunque, non è vietato. Siamo dell’opinione che sia preferibile non far scadere i sessanta giorni per provvedere al pagamento in misura ridotta della sanzione amministrativa.



 


 

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