Abbiamo ricevuto in data 28/01/04  la notifica di un verbale di violazione all'art. 146 comma 3 del C.d.S. (semaforo rosso) accertata in data 13/09/2003 con rilevazione fotografica Photored f 17°  per il quale è stata commutata la pena al pagamento di 137,55 + 9,95 € e la decurtazione di 6 punti al proprietario. Il semaforo in questione è posizionato (cito da verbale) "int.v.casamassima-circonvallaz". Il proprietario dell'autoveicolo è mia madre che essendo ormai un soggetto legge 104 (portatore di handicap) non rinnova più la sua patente da anni. L’autoveicolo è a disposizione della famiglia per cui non riusciamo bene a identificare il conducente. Dalla visualizzazione della fotografia non appare chiarissima l'evidenza della segnaletica posta sia orizzontalmente che verticalmente. Il semaforo, infatti, è posto su strada d’immissione di altre strade confluenti e oltre a non essere direzionale (per cui disorienta all'arrivo all'incrocio) non è neanche supportato da un'adeguata segnaletica orizzontale (strisce d'arresto per la svolta a destra). Le rivolgo le seguenti domande: 1) Il verbale ha motivo di essere contestato? 2) Mia madre ha l'obbligo di comunicare chi guidava quel giorno? Rosa

Per quanto riguarda il primo quesito ti consigliamo di leggere la risposta n. 31 che si trova nella nostra rubrica nella categoria “semafori”. Per il secondo quesito ricordiamo che al proprietario del veicolo – se titolare di patente di guida – entro 30 giorni dalla notificazione del verbale di contestazione viene concessa la possibilità di indicare che era effettivamente alla guida del veicolo. Trattandosi di una facoltà, e non di un obbligo di fornire le informazioni richieste, in caso di omissione entro il termine fissato e quando le notizie fornite non consentono di risalire all’effettivo conducente, ferma restando la decurtazione del punteggio a carico del proprietario, non si può procedere nei suoi confronti all’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 180, comma 8, del C.d.S. (circolare n. 300/A/1/44248/109/16/1 del 12.08.2003 del Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza).



 


 

>