Ieri sera sono arrivato ad un incrocio a velocità molto ridotta; passato il semaforo con il verde mi sono dovuto fermare per far attraversare un cane (media taglia) molto dubbioso sul da farsi. L’operazione sarà durata dagli 8 ai 10 secondi; tempo necessario per far scattare il semaforo rosso (io ero già in mezzo all'incrocio). Sono quindi giunto al semaforo dell'opposto senso di marcia (distanza 30 mt. tra i due) quando effettivamente la luce rossa era già accesa... ed essendo quello il semaforo preso in considerazione dalla pattuglia mi è stata fatta la multa. Praticamente la
pattuglia era ferma 200 mt. dopo l'incrocio e si basava sul sincronismo dei due semafori per decidere se una vettura che giungeva dall'altra parte era passata o meno con il rosso... discorso che fila in tutti i casi tranne quando capita qualche cosa in quei trenta metri che separano i due semafori. A me è capitato un cane, ma poteva essere uno spegnimento di motore ecc... è corretto basarsi, alla distanza di 200 mt., solo sul sincronismo di due semafori per prendere la decisione senza avere mai effettivamente visto la luce del semaforo incriminato? Non vorrei la prossima volta dover decidere tra la vita del cane e i 137 euro + 6 punti. Aggiungo che ho dichiarato tutto questo nel verbale fattomi; è utile fare ricorso? Stefano. 

Se l’accaduto risulta dalle dichiarazioni apposte sul verbale di accertamento contestatoti, potrebbero esserci gli estremi per vedersi accolto un eventuale ricorso avverso sempre però tenendo conto quanto abbiamo scritto  alla risposta numero 32 in questo stesso argomento. Noi, comunque, siamo dell’opinione che hai agito nel giusto salvaguardando la vita della povera bestiola evitando di investirla.


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