Tempo fa nel mentre stavo per fermarmi momentaneamente per ritirare un libro, premetto che in zona vi erano già altri parcheggiati, il vigile urbano mi impedì di fermarmi io feci solo notare che anche le altre auto non potevano restare ma lui insistè affermando che il divieto riguardava solo me. Oggi a distanza di due mesi mi vedo notificare una multa per guida rumorosa, ovvero all'ora di punta, uscita degli alunni io "sgommavo", come posso tutelarmi da un vigile che in molte altre occasioni ha manifestato le intenzioni di nuocermi? Sono una insegnante, laureata in giurisprudenza, attiva nella tutela dei diritti, non ho mai commesso infrazione. Grazie

Come già scritto più volte, qualora si abbia a ritenere che l'infrazione contestata sia frutto diverso dalla realtà è necessario denunciare l'accertatore per falso ideologico. Detto così sembra improponibile ma , ritengo che persone che operano commettendo questo tipo di reato doloso ( a lei non le devo spiegare che vi è l'intenzionalità di commetterlo) sia veramente pochissimi ed è facile smascherarli. Se, come scrive, questo agente ha manifestato più volte di "nuocerle" ma non lo ha fatto può verosimilmente dire che può sembrarle un'impressione. Se le fossero arrivati numerosi verbali tutti a firma dello stesso operatore, magari contestando infrazioni in giorni che l'auto non era in circolazione (dimostrabile) allora potrebbe dimostrare concretamente che all'impressione si aggiungono i fatti. E' giusto però sottolineare che non si può parcheggiare in seconda fila e che se gli altri lo fanno non ci esime dal ricevere (tutti) l'accertamento di violazione relativo. Concludendo: prima di perseguire la strada della persecuzione e quindi del falso ideologico valuterei bene quanto di vero vi è in quanto da lei presunto e quante volte i nostri comportamenti sono esatti anche nelle relazioni interpersonali che devo essere sempre corrette, da entrambe le parti.