Chiedo scusa se vi importuno per un argomento ormai trito e ritrito, ma nel mio caso, il termine per la prescrizione di una multa, trova contestazione persino fra diverse autorita' che sono competenti in materia. vengo subito al nocciolo della questione. il 30 aprile del 2004 , la mia auto si trova in zona di divieto di sosta ed il vigile urbano rileva il mio numero di targa per il successivo iter per l'ammenda. il giorno 27 settembre ricevo dal postino la raccomandata con il bollettino per il versamento di euro 75,85 :- faccio i conti e risultano , secondo i miei calcoli, giusto 150 giorni dalla data del rilevamento della mia targa e la data della notifica. eri in posta per pagare la mia multa quando , avvicinato da un vigile urbano di mia conoscenza, Gli ho raccontato del fatto . Quest'ultimo dopo aver fatto alcuni conti, mi dice che i giorni sono 151 e non 150 , per cui la multa e' caduta in prescrizione. la differenza di un giorno fra i nostri due calcoli consiste che il VV UU Di mia conoscenza, Asserisce che va conteggiato anche il giorno in cui viene identificata la mia targa, sempre che non vi sia per lo mezzo un passaggio di proprieta' o altre motivazioni che non trovano alcun riscontro nel mio caso. lo stesso giorno telefono ad una stazione di carabinieri dove lavora un maresciallo amico di famiglia:- con grande sorpresa da parte mia , mi viene raccontato che i giorni sono,si, 150 , Ma al netto dei giorni festivi prefestivi e feste varie....in effetti dovevano essere 150 giorni Lavorativi. come diceva Corrado Mantoni ??.,..."non finisce qui !!! ". contattato telefonicamente, un sottufficiale di P.S. Addirittura asseriva che le multe non andavano piu' in prescrizione da almeno cinque anni. Potrei, per favore, avere una vostra risposta da poter abbinare alla documentazione di un mio eventuale ricorso.? ( sempre che ci siano le condizioni per poterlo fare ). Ringraziandovi anticipatamente per la vostra attenzione, distintamente vi saluto. Renato

Va premesso che dopo la sentenza della Corte Cost. n. 28 del gennaio 2004, che riprende un precedente indirizzo e lo conferma (poi anche in successive sentenze del 2004), la notifica si intende perfezionata con l'affidamento dell'atto all'agente postale (o messo, o ufficiale giudiziario). Questo vale per la P.A., mentre per il notificato il termine per l'eventuale ricordo o per il pagamento decorre dal ricevimento (anche non effettivo, ma a seguito di compiuta giacenza, affissione etc.). Ciò significa che Lei dovrà ricercare la data in cui la P.A. ha affidato la notifica al soggetto prescelto per tale operazione e tale giorno sarà il termine finale per il conteggio dei 150 giorni. Per quanto riguarda il termine iniziale, a prescindere dal fatto che si deve tener conto della data in cui la P.A. diligente può venire a conoscenza dei dati del notificando, vale poi la regola generale che il giorno iniziale non si computa, mentre si computa quello finale; per darle certezza di detta regola le riporto il brocardo latino che dice "dies a quo non computatur in termine....."; per cui, nel suo caso, sarebbero stati rispettati comunque i termini, essendo trascorsi 150 gg dalla violazione, anche se, le ripeto, sicuramente la notifica si è perfezionata prima, con la consegna del verbale al notificatore.

Giuseppe Carmagnini

 

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