Caro vigile amico, avrei bisogno di un chiarimento in merito alla sostituzione dei dispositivi di segnalazione di direzione, in parole povere le frecce, su una motocicletta: e' possibile montare delle frecce provviste dei codici di omologazione senza incorrere in sanzioni e senza dover richiedere un'omologazione in motorizzazione? Grazie!


Vorrei sostituire gli originali indicatori direzionali posteriori sulla mia moto con altri più piccoli che hanno l'omologazione stampata sul vetrino. Incorro in qualche infrazione al codice montandoli?Grazie


Buon giorno, vorrei alcune informazioni sulla possibilità di montare sul mio motociclo delle frecce diverse ma omologate ed un portatarga anch'esso di tipo diverso, rispettando in ogni caso l'inclinazione massima di 30 gradi prevista dalla legge. Sono a conoscenza del fatto che il veicolo probabilmente dovrebbe essere sottoposto a verifica da parte dell'ex motorizzazione civile, ma dopo varie richieste la sede di Messina ha negato tale possibilità, rispondendo che in nessun caso sarebbe possibile apportare modifiche al veicolo. Le forze dell'ordine locali, dopo essere state da me interpellate, hanno risposto promettendomi il sequestro della carta di circolazione e non fornendo alcuna delucidazione. Spero volgiate aiutarmi voi, anche perchè vorrei soltanto essere in regola col mio veicolo. Grazie.

In realtà sia gli indicatori di direzione, sia l'alloggiamento della targa, rientrano tra le caratteristiche costruttive, per cui, secondo l'articolo 78 (anche se è sicuramente scritto male) il veicolo andrebbe sottoposto alla verifica presso la motorizzazione per l'aggiornamento della carta di circolazione. Il fatto che la motorizzazione interpellata neghi la possibilità della modifica non pare lasciare possibilità in merito alla sua richiesta, nè chi le scrive può permettersi di discutere la risposta dell'organo competente; quindi, se sorpreso a circolare e ammesso che sia possibile per chi la ferma notare la modifica, lei rischia non il sequestro della carta di circolazione, ma il ritiro, e la sanzione di 343,35 euro. Il documento viene inviato al DTT competente per territorio in relazione al luogo in cui la violazione è stata commessa e verrà restituito solo dopo gli adempimenti omessi, il che significa che dovrà effettuare la visita e prova e quindi riportare il veicolo alle condizioni originarie, stante il parere già espresso dall'organo locale del ministero.

Giuseppe Carmagnini
 

 

 

 

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