L'obbligo è previsto sulle strade extraurbane
"principali". Come si possono individuare esattamente tra
"principali" e no? Si rischia che l'ignoranza anche da parte di
carabinieri e polizia comporti l'affibbiamento indiscriminato di multe. Il
rimedio è tenere sempre accesi i fari, il che però mi sembra oltremodo
stupido. Grazie e cordiali saluti, Giovanni.
Il recente D.L. n. 151 del 27.06.2003 all’art. 152 – comma 1 –
impone “””
Fuori dai centri abitati, durante la marcia dei veicoli a motore è obbligatorio
l’uso delle luci di posizione, dei proiettori anabbaglianti e, se prescritte,
delle luci della targa e delle luci d’ingombro. Durante la marcia, per i
ciclomotori ed i motocicli è obbligatorio l’uso dei predetti dispositivi
anche nei centri abitati.“””
Tale
articolo sostituisce il comma 1-ter aggiunto dall’art. 1 del D.L. n. 121 del
20.06.2002, come sostituito dalla relativa legge di conversione, laddove si
diceva ““durante la marcia sulle autostrade e sulle strade extraurbane
principali è obbligatorio l’uso delle luci di posizione, delle luci della
targa, dei proiettori anabbaglianti e, se prescritte, delle luci
d’ingombro””. Oggi,
quando si esce con qualsiasi veicolo fuori del centri abitati i succitati
dispositivi d’illuminazione devono essere accesi. (sanzione € 33,60).
Come vedi i termini autostrada e strade extraurbane non sono più citati, ora i dispositivi d’illuminazione in argomento devono essere obbligatoriamente usati da tutti i veicoli a motore durante la circolazione fuori dai centri abitati, mentre per i ciclomotori e motocicli tale obbligo è esteso anche all’interno dei centri abitati. Ricordati che l’eventuale inosservanza comporta anche la decurtazione di 1 punto-patente (rettifica apportata dalla Legge 01.08.2003 n. 214 – in precedenza erano 2 punti-patente da decurtare).
|
|