Mia madre vive in un condominio servito da una strada cieca la cui proprietà non è chiara, in quanto al catasto l'area non è particellata e a loro dire quindi dovrebbe essere pubblica cioè comunale, mentre al comune dicono che a loro risulta privata, ma non sanno dire di chi è. Quattro anni fa uno dei frontisti (un centro commerciale) ha dichiarato che la strada era la sua e ha fatto apporre una sbarra per chiuderla rifiutandosi di mostrare a chicchessia gli atti comprovanti i suoi diritti, mentre al comune, per autorizzare il lavoro, è bastata una dia nella quale il geometra dichiarava senza documentarlo in altro modo, che la strada era di proprietà del richiedente. A tutti i frontisti sono state fornite le chiavi, e la cosa è finita lì in quanto ci guadagnavano tutti, perché così il parcheggio sulla strada in questione era diventato oggettivamente riservato ai residenti. Ora però lo stesso centro commerciale pretende di vietare la sosta sulla strada (stamattina ha fatto apporre dei cartelli di divieto), regolarmente effettuata da chiunque sia prima che dopo la chiusura della strada da oltre 35 anni. In una lettera inviata a tutti i frontisti minaccia inoltre in caso di inosservanza dei divieti di informare di ogni violazione "le autorità competenti". Possono farlo? quali possono essere tali "autorità competenti"? Cosa si rischia a ignorare i divieti? Grazie per la cortese attenzione
Non è possibile rispondere con certezza in base ai pochi dati forniti, in  quanto è necessaria una visura presso la conservatoria dei registri, se non sufficiente quella catastale, per la quale va incaricato un tecnico. In caso di controversie non si può che procedere civilmente. Tenga conto che se l'area è di proprietà comunale su di essa non può verificarsi l'usucapione, mentre, viceversa, se l'area è privata, l'uso ultraventennale senza limitazioni da parte della collettività può determinare l'acquisizione della stessa al patrimonio pubblico. Mi dispiace non poterle dire di più, ma quasi sicuramente, salvo lasciar perdere, dovrà procedersi ad un accertamento giudiziale della proprietà dell'area.
Giuseppe Carmagnini

agosto 2008